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Il modello economico dominante per gran parte della storia umana è stato quello dell’economia lineare.

In questo modello, i prodotti hanno un inizio e una fine. La loro vita, infatti, termina nella spazzatura, dove il materiale diventa rifiuto, inutilizzabile per altri scopi. Questo tipo di attività, a fronte della costante ed enorme domanda di beni di consumo, fa sì che le materie prime siano sempre più scarse. Inoltre, i processi di estrazione e smaltimento hanno un forte impatto sull’ambiente e sul clima.

L’economia circolare è un modello alternativo pensato per sostituire l’economia lineare, divenuta ormai insostenibile. L’economia circolare è un sistema economico capace di rigenerarsi, progettato per dare una seconda vita a un prodotto che ha terminato la sua funzione sul mercato; i materiali di quest’ultimo, infatti, vengono recuperati, “ripensati” e reintrodotti nel ciclo economico.

Le basi dell’Economia Circolare sono cinque. Sono:

  1. Sostenibilità ambientale e delle risorse: utilizzo di materie prime riciclabili o biodegradabili, insieme a energie rinnovabili.
  2. Nuova visione del concetto di proprietà: ci sono molti modi in cui possiamo possedere qualcosa: possiamo comprarlo – e il prodotto sarà nostro per sempre – ma possiamo anche prenderlo in prestito da chi lo possiede e usarlo solo per il tempo e lo scopo di cui abbiamo bisogno.
  3. Estensione del ciclo di vita: progettare i prodotti in modo che possano durare più a lungo, essere riutilizzati e riparati.
  4. Recupero e riciclaggio: creare nuovi cicli produttivi in cui i “rifiuti” possano essere recuperati e utilizzati in altri prodotti.
  5. Condivisione: creare e promuovere piattaforme in cui gli utenti, proprietari di beni, possano destinare i loro prodotti in modo che possano essere riutilizzati.

Economia circolare significa quindi: condividere, prestare, riutilizzare, riparare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti il più a lungo possibile. Circolarità significa minimizzare i rifiuti e rigenerare le risorse.

 

Cosa sta facendo l’Europa?

Nel marzo 2020, la Commissione europea ha istituito un piano d’azione specifico per l’economia circolare, in linea con il Green Deal europeo, che consiste in una serie di iniziative legislative previste per gli anni 2020-2021.

Queste iniziative mirano a rendere i prodotti più sostenibili, attraverso un design ecosostenibile e una maggiore durata.

Ad esempio:

  • la disponibilità di pezzi di ricambio e manuali di riparazione,
  • offrire maggiori informazioni sui prodotti, per rendere i consumatori più consapevoli delle loro scelte,
  • ridurre i rifiuti, armonizzando i sistemi di raccolta differenziata e creando un’istituzione specifica per la responsabilità estesa del produttore,
  • ridimensionare le industrie ad alta intensità di risorse, come quelle elettroniche, tessili, di imballaggio e alimentari.